LECCE-CHIEVO 2-0 (14/09/2008)

Lecce:

Benussi 6: Pomeriggio relativamente tranquillo. Il Chievo s'annuncia a dir poco offensivo, ma non lo impensierisce quasi mai. Ne resta stupito anche lui stesso.

Polenghi 6.5: Spesso bistrattato, viene chiamato in causa e offre una signora prestazione. Preferito ad Angelo, si dedica particolarmente bene alla fase difensiva. Se impara a spingere di più, può diventare davvero una bella risorsa.

Fabiano 6: Non ha un granchè da fare, ma quando è chiamato in causa non sbava praticamente mai. Prestazione solida.

Stendardo 6.5: Esordio subito roccioso per l'ex difensore della Juve. S'incarica di tenere a bada Pellissier, riuscendoci alla perfezione. Lo aspettiamo contro avversari più "probanti".

Antunes 6: Senza infamia e senza lode. Non spinge mai troppo, dovendo badare allo sbarazzino Luciano, uno che corre sempre e comunque. Riesce però a tamponarlo alla grande.

Giacomazzi 6: Gioca da centrocampista centrale destro, senza mai scoprirsi troppo. Un ruolo da apprendere meglio, ma quando osa fa sempre male agi avversari. Come nell'occasione dell'1-0 quando da il là all'azione.

Zanchetta 6: Dopo l'infortunio, era al debutto stagionale ed è anche giusto vederlo ancora un pò assente e non proprio in formissima. Piazzato davanti alla difesa potrà dare una grande mano a questo Lecce.

Ariatti 6,5: Finalmente rivediamo l'Ariatti dell'anno passato. Spesso si accentra pericolosamente, ma la fascia sinistra è tutta sua. La percorre infinite volte, diventando una spina nel fianco degli avversari. Suo l'assist del vantaggio.

Caserta 6,5: Gioca un primo tempo a dir poco insufficiente, restando imbottigliato nel traffico. Rientra in campo e in meno di due minuti gonfia la rete, facendosi trovare al punto giusto nell'attimo giusto. Salva la giornata con un gol di vitale importanza.

dal 36' st Munari: sv

Cacia 6.5: Mezzo voto in più per la generosità e la corsa che ci impiega. Nel primo tempo mette spesso paura a Squizzi, poi cala leggermente ma senza allentare la morsa. Avvoltoio.

dal 18' st Castillo 7: Bomber di scorta davvero niente male. Gioca meno di mezz'ora, ma riesce a chiudere la partita segnando il suo primo gol in serie A. A 32 anni.

Tiribocchi 6: A Torino lo avevamo visto più spesso. Il suo collega di reparto combina di più, lui si adegua e si dedica al lavoro "sporco", di sofferenza. Serve l'assist al bacio per il 2-0.

dal 45' st Budiansky: sv

All. Beretta 7: Dopo l'esordio shock, in questi quattordici giorni di pausa ha lavorato, cominciando veramente a imprimere il suo marchio. Il 4-3-1-2 inizia ad entrare nella testa dei giocatori, pur essendoci ancora da "sgobbare". Attendiamo conferme e avversari leggermente più stimolanti.

Bentornato Lecce. La squadra di Beretta liquida la pratica-Chievo, incamera i primi tre punti stagionali e riprende la retta via, quella smarrita contro Salernitana e Torino nella prima uscita stagionale in Coppa Italia e all’esordio di campionato.

Tutta un’altra musica, domenica scorsa, e critiche rispedite al mittente. Chi vedeva l’ex tecnico del Siena già silurato dopo la prima giornata, e non erano solo i bookmakers, che su questo epilogo avevano scommesso un bel po’ di soldini, si è dovuto ricredere. Il Lecce ha vinto, ha convinto e d a tratti ha anche offerto sprazzi di bel gioco, merce rara in partite come quella di ieri contro il Chievo Verona, dove si bada più al sodo (i tre punti) che a deliziare la platea.

Azzeccate le mosse di mister Beretta, che ha schierato sin dal primo minuto il neo acquisto Stendardo ed ha avuto il coraggio di togliere dalla mischia un ancora spento Cacia, preferendogli lo scalpitante e successivamente decisivo Nacho Castillo. Insomma, un -2-0 ai veneti che ci sta davvero tutto, con Caserta ed il puntero argentino, che non poteva festeggiare nel migliore dei modi le cento presenze nei campionati professionistici, una spanna sopra a tutti.

Ma domenica è stato tutto il Lecce a girare alla perfezione, a dominare una partita non certo facile contro un avversario arrivato nel Salento con la chiare intenzione di fare punti e confermare quanto di buono fatto vedere all’esordio (vittoria contro la Reggina). Beretta, nelle due settimane di lavoro successive alla sconfitta rimediata nella prima giornata di campionato (un 3-0 difficile da digerire e che avrebbe tagliato le gambe a chiunque) ha avuto la capacità di rimettere in piedi un gruppo a cui le prime due batoste stagionali, tra Tim cup e campionato, avevano segato le gambe.

Certo, a rendere più agevole il lavoro del neo tecnico giallorosso sono stati gli inserimenti all’interno dell’organico dei nuovi arrivati, Stendardo, Basta, Boudijansky. E così è arrivato il primo successo della stagione agonistica 2008/2009 e per di più contro una delle dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere.

Il Lecce visto all’opera contro la formazione di Inchini ha ben impressionato; poche le sbavature e sintonia tra i reparti, cose che non si erano viste quasi per nulla nel match di Torino. Ma il successo contro il Chievo, per il quale il Lecce è diventato davvero una bestia nera (lo scorso anno al Via de mare un’altra secca sconfitta per 2-0, in serie B), è stato già messo in archivio da mister Beretta e dai suoi ragazzi.

C’è da pensare al prossimo turno di campionato, che vedrà il Lecce impegnato ancora una volta in casa e ancora una volta contro una formazione del suo stesso livello: il Siena, che al pari dei giallorossi cerca punti preziosi per conservate la massima divisione.

I bianconeri dell’ex Beretta, affidati quest’anno alla guida tecnica dell’emergente Marco Giampaolo, sono reduci dalla brillante vittoria contro il Cagliari. Un successo arrivato anche per i senesi dopo il non esaltante esordio contro l’Atalanta.

Tre punti a testa quindi per Lecce e Siena che si affronteranno sicuramente a viso aperto per confermare i risultati conseguiti nell’ultima di campionato. Il Lecce riprende la preparazione con la consapevolezza di poter fare bottino pieno anche domenica prossima e staccare ulteriormente le dirette concorrenti nella corsa per la permanenza in serie A.

Beretta sa perfettamente che bisogna sfruttare nel migliore dei modo il doppio turno casalingo offerto dal calendario in questo avvio di stagione. Anche perché subito dopo il Siena bisogna andare a fare visita alla corazzata Inter, in evidente difficoltà in questo avvio di stagione, ma pur sempre una squadra che mette paura. Per il match contro la sua ex squadra, salvata in ben due occasioni dalla retrocessione, Beretta dovrebbe schierare la stessa formazione che ha battuto il Chievo, con la conferma in attacco del tandem del secondo tempo formato da Tiribocchi-Castillo.

Ho visto una squadra solida e ben messa in campo.
Speriamo che non sia un fuoco di paglia...

Beretta soddisfatto della prestazione della squadra contro il Chievo: "Missione compiuta - dice il tecnico giallorosso a La7 - Siamo contenti anche se sappiamo che dobbiamo migliorare parecchio. Abbiamo fatto bene, sono contento per i ragazzi che già in settimana hanno fatto un buon lavoro e sono riusciti a mettere in pratica quanto provato in settimana". "Credo che abbiamo meritato ampiamente la vittoria" sostiene Beretta, " potevamo chiudere prima la partita, siamo caduti troppe volte sul fuorigioco ma lo sapevamo, così come sapevamo anche di poterlo eludere". Cosa è cambiato rispetto a Torino? "Li avevamo fatto un primo tempo buono e non meritavamo di andare sotto, poi abbiamo sbagliato l'1-1 e dopo il 2-0 psicologicamente siamo crollati. In queste due settimane abbiamo lavorato tanto e i risultati si sono visti". Campionato equilibrato? "Aspetterei prima di dare giudizi; al momento i risultati dicono questo, sarà come sempre un campionato complicato con grandi città rappresentate e grandi societa, probabilmente il livellamento è dovuto a questo".

LECCE – Pronto riscatto. Ora va già meglio. Nel secondo turno di campionato, il Lecce di Beretta scaccia via i fantasmi, archivia lo shock di Torino e batte il Chievo fra le mura amiche. Una vittoria toccasana, che rilancia le ambizioni da salvezza e schioda la squadra dall'ultimissimo posto in classifica. Arrivano i primi tre punti in stagione, la prima vittoria, i primi gol ufficiali ai danni della vittima prescelta Chievo (porta fortuna come l'anno scorso), davvero poca cosa al cospetto di un Lecce non proprio incontenibile, ma fin troppo cinico. Il rodaggio ancora prosegue, ma la vittoria è il miglior lubrificante per far girare al meglio tutti gli ingranaggi. Considerato il periodo già decisivo della stagione: domenica prossima altra sfida casalinga (arriva il Siena), poi turno infrasettimanale in casa dell'Inter e chiusura di settembre sempre al "Via del Mare" con il Cagliari. Il punto, anzi i tre punti, da cui partire ci sono.

La partita. Nei rispettivi undici di partenza, rispetto alla vigilia, non ci sono significative novità. Beretta punta sul 4-3-1-2 studiato a lungo durante la sosta, con l'esordio di Polenghi a destra (preferito ad Angelo) e la conferma di Antunes sulla mancina. In mezzo debutto per Stendardo, accompagnato da Fabiano (panchina per Diamoutene). A centrocampo il vertice basso del rombo è capitan Zanchetta, quello alto è Caserta, proposto a supporto del tandem Tiribocchi-Cacia. Sugli esterni Giacomazzi (e non Munari) e Ariatti. Per il Chievo stesso modulo, 4-3-3, e stessi uomini che hanno battuto la Reggina, con la novità Pinzi al posto di un malconcio Bentivoglio. Nel trio d'attacco ci sono Iunco e Pellissier, più la sorpresa Luciano gettato nella mischia al posto di Esposito, tenuto in panca.

L'inizio dei padroni di casa, che attaccano verso la loro rumorosa curva, è davvero veemente, tanto che non è nemmeno passato un minuto e Cacia rischia, con un colpo di tacco dopo un corner, di infilare Squizzi, salvatosi in qualche modo proprio sulla riga di porta. Clivensi, oggi in maglia celesta da trasferta, colti di sorpresa dai giallorossi, scattati ai blocchi di partenza con l'acceleratore costantemente pigiato. Dopo 8' ancora una buona chance per Cacia, che si libera della marcatura in area e per pochissimo non devia in rete la sfera calciata, da calcio d'angolo, da Zanchetta. Al 19' per il Lecce arriva anche la rete con il diagonale vincente di Tiribocchi, annullata però puntualmente dal segnalinee. Le immagini, al momento dell'imbeccata di Zanchetta, non daranno torto all'assistente dell'arbitro, davvero bravo nel ravvisare la millimetrica irregolarità. La prima accelerazione da parte degli ospiti giunge al 25' con la fuga di Mantovani sulla sinistra, il cross al centro per la deviazione aerea, con il piattone, di Luciano, terminata sopra la trasversale.

Dopodichè, fino all'intervallo, succede veramente poco. Il Lecce tira i remi in barca, non spinge più come all'inizio, scoraggiandosi anche un pò. Il Chievo di gioco vero e proprio ne macina ben poco, dimostrandosi a tratti svogliato e sempre senza idee da mettere in pratica sul rettangolo verde. Al 34' Fabiano reclama un rigore per un tocco di mani in area di un difensore clivense, mentre Italiano, dieci minuti dopo, mette paura a Benussi con un rasoterra da fuori. La palla lambisce il palo, finendo fuori e calando il sipario sui primi 45'. Lecce apprezzabile solo all'inizio, poi inspiegabilmente calato. Il playmaker del gruppo, Caserta, stenta a prendere in mano la situazione, restando spesso imbottigliato nel traffico.

Davvero un primo tempo pallido per l'ex giocatore del Palermo, che però riscatta tutto e subito. Non sono passati nemmeno 120'' dall'inizio, che il trequartista si fa trovare al punto giusto nell'attimo giusto, deviando in rete un pallone scodellato in mezzo dalla testa di Ariatti. Difesa veneta incerta, Squizzi non esce, Caserta mette d'accordo tutti con la deviazione decisiva. E' la rete che sblocca la gara, la prima nella nuova stagione del Lecce. Per i salentini un rientro in campo fortunato e subito voglioso, tanto che prima del gol del vantaggio ci aveva provato il solito Cacia, spedendo fuori con un potente destro un bel pallone dal limite. E' la rete che suona la sveglia al Chievo, il quale capisce che può diventare davvero troppo tardi.

Iachini toglie Iunco e inserisce Esposito. Mossa che per poco non si rivela subito decisiva, visto che al 51' l'ex giocatore della Roma si ritrova sulla zucca un bel pallone, ma lo manda alto sulla traversa. Passano tre minuti e i veneti sono ancora pericolosi, contro un Lecce in affanno: schema su calcio di punizione, Italiano serve l'inserimento di Luciano che, al centro dell'area, stoppa e per poco non supera Benussi, superbo nel deviare in calcio d'angolo. E' il momento di massima sofferenza per i padroni di casa, i quali però recriminano per il colossale errore nella ripartenza del minuto del 54'. Fuga di Ariatti a sinistra, cross al centro e spaccata di Cacia, con la sfera che finisce alta. Generosa e caparbia la prova del giocatore ex Fiorentina e Piacenza, che al 62' lascia il posto al collega di reparto Castillo.

Nel Chievo secondo cambio con l'ingresso di D'Anna e l'uscita di Luciano. Iachini non ottiene gli effetti sperati, i suoi si eclissano sempre più, lasciando spazio alla truppa di Beretta. Il raddoppio è nell'aria, salvo sfumare una prima volta al 79' con il solito Ariatti (oggi finalmente una prestazione tutta corsa come l'anno scorso), che s'accentra e calcia a giro, facendo la barba al palo. Il 2-0 però è cosa fatta all'83', con Castillo che chiude i conti. Bello l'assist dal versante sinistro del "Tir", ancor più delizioso il controllo del 32enne ex Pisa, che stoppa, guarda Squizzi e lo fredda con un colpo sotto vincente. Per i giallorossi solo applausi (scroscianti all'uscita dal campo di Tiribocchi e Caserta), un mucchio di complimenti al fischio finale di Mazzoleni.

Il Punto sul Lecce: Il centrocampo da anello debole diventa punto di forza
Positivi gli innesti in squadra di Castillo e Caserta.

Dopo la sconfitta in apertura di campionato a Torino, il Lecce ha siglato con due reti una buona prestazione alla sua prima uscita ufficiale al via del Mare contro il Chievo. La squadra messa in campo da mister Beretta ha mostrato alcuni aggiustamenti in corso d’opera, ovverosia alcune valutazioni di condizioni e di migliore schieramento fatte nelle due settimane di stop tra prima e seconda di campionato.

Giacomazzi, confermato dal primo minuto, ha dimostrato la volontà di tornare ad essere un punto fermo per la nuova squadra, con il tempo potrà confermare in campo questa sua capacità ed insieme ad Ariatti (anche lui autore di una buona prestazione contro il Chievo) da speranza ai tifosi giallorossi, probabile infatti che il famoso centrocampo di cui spesso si è lamentata la mancanza nello scorso anno possa diventare invece un punto di forza di questa nuova squadra.

Le “nuove proposte” si sono presentate più che bene ai propri tifosi con Castillo e Caserta (acquisto valutato non positivo all’inizio, per via della non giovane età) che hanno regalato gol ed emozioni, stesso discorso per Cacia, ad esclusione dei gol ovviamente. Intanto riprende domani la preparazione dei salentini agli ordini di mister Beretta, in vista dell’incontro casalingo di domenica prossima contro il Siena, nel corso della preparazione lo staff medico valuterà le condizioni fisiche sia di Giuliatto che di Esposito.

Speriamo che Basta giochi.. è davvero promettente e poi l ho comprato al fantacalcio

La difesa con Stendardo e Fabiano può dare garanzie sperando di recuperare piscologicamente Diamoutene....a centrocampo mi pare ci sia troppo affollamento....il mister preferisce giocatori più tecnici ai cosiddetti portatori d'acqua come Ardito...sono curioso di scoprire i nuovi Basta e Leonardo...

Se giochiamo così vinciamo anche col Siena!